MONTAGNE LIBERE PER TUTTI
Raggiungiamo la frazione di Tu si lascia l´auto nel piccolo parcheggio dinnanzi alla chiesetta di San Giuseppe oppure possiamo decidere di proseguire ancora un pò per la strada asfaltata per breve tratto, ma c’è da dire che sono poi ci sono scarse possibilità per parcheggiare.
Proseguiamo sulla strada asfaltata risalendo alcuni tornanti in mezzo alle case caratteristiche del paesino, superiamo la scuola elementare del paese e proseguiamo, sempre sulla strada asfaltata, finché troviamo un cartello di divieto di transito. Qui, sulla destra, troviamo una mulattiera ed è presente un cartello con le indicazioni bianco rosse per Cima Rovaia. Proseguiamo per la mulattiera, poco dopo ci troviamo ad un bivio senza indicazioni. Sulla sinistra, in piano, parte un percorso adibito per MTB. Noi proseguiamo dritti in salita, lungo la mulattiera che ora volta a sinistra e prosegue nel bosco. La mulattiera ora diventa sentiero e, seguendo le indicazioni, a volte corredate da pannelli metallici che ci indicano la posizione delle trincee che incontreremo. Si prosegue lungo il sentiero che sale in un bosco di larici. Saliamo facendo attenzione ai segni bianco rossi sempre presenti ma che, a volte, necessitano un poco di attenzione. Il lariceto ora spiana e si fa via via più rado fino a sbucare su un pianoro dove si tagliamo, verso NNO, il profilo aguzzo della Cima del Tirlo. Il sentiero prosegue verso la sua direzione risalendo per tornanti il pendio erboso che porta alle prime fortificazioni. In breve siamo al museo all´aperto della Grande Guerra e, proseguendo, alle fortificazioni sulla cresta. La Cima vera e propria, senza chiara indicazione, corrisponde alla zona che sovrasta un ex-caserma militare utilizzata, probabilmente, come ricovero dai soldati.
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