Location:
Italia, Lombardia, Brescia, Monno
Partenza
Vetta
Dati Tecnici
Dislivello (m): 1950
Quota partenza (m): 2374
Quota vetta (m): 900
Grado: Escursionista Esperto
Periodo Consigliato:Estate e Autunno
Punti d'appoggio:Bivacco Croce dell'Alpe
Ritorno:Andata e Ritorno
Tempistiche: 3 ore circa
Gallery
Descrizione
Prendiamo la strada per il Mortirolo (Passo della Foppa). Poco oltre il Passo (per chi proviene dalla Valtellina), o poco prima (per chi proviene dalla Valcamonica), ad un centinaio di metri di distanza oltre l’Albergo Passo del Mortirolo, si imbocca la piccola stradina asfaltata ( seguiamo le indicazioni per “Loc. Pianaccio – Malghe Varadega, Andrina, Salina, Bighera”) che si inoltra in Valle Varadega e successivamente in Valle di Grom conducendo alla Malga Salina Bassa. Dopo circa due chilometri, sulla sinistra troviamo una vecchia stradina militare (cartello con indicazioni “Passo Varadega”, “Monte Varadega”, “Croce dell´Alpe”). Subito dopo la strada piega a destra ed attraversa il torrente sul fondo della valle. Circa trenta metri dopo il torrente troviamo, sulla destra, uno spiazzo erboso dove si lascia l´auto (m. 1950 ca.).
Dal parcheggio ritorniamo presso la stradina militare incontrata in precedenza e si inizia la salita. Con percorso molto piacevole e con una pendenza mai eccessiva, la si segue lungamente. Immersi nell´incantevole scenario della Val Varadega, si superano dapprima le “Casere del Comune” ed il bivio per il Piz de le Casuce (grande croce visibile) e, più avanti, la deviazione per i Laghi Seroti (traccia e bolli bianco-rossi in direzione Nord-Est).
Saliamo presso il dosso erboso che comincia proprio all´intersezione tra le due stradine finche raggiungiamo la fascia di detriti un po´ più in alto. Da qui, rimanendo sul versante orientale della cresta si segue una traccia che, con una lunga diagonale, ci conduce faticosamente poco sotto la sommità della prima elevazione della cresta. Sul filo della stessa, o sulla traccia leggermente al di sotto sul versante orientale, si superano agevolmente altre dentellature della dorsale e le rispettive sellette. Dopo un breve tratto a fianco del roccioso filo di cresta, si scende, tramite un appoggiato canale erboso, ad un´ampia insellatura sotto una più marcata ed incombente altura. Seguiamo la traccia, si costeggiano le pietre della cresta fin quasi a raggiungere la sommità del dirupo (tratto un pò delicato). Qualche metro prima di raggiungerla si esce a destra, evitando così l´ultimo tratto un po´ più difficile, e per un ripido pendio erboso si raggiunge la più alta elevazione del Monte Resverde. Si scendiamo agevolmente sulla stretta dorsale erbosa che conduce panoramicamente su di un ampio pianoro, poco prima di una successiva cimetta arrotondata che, in breve si raggiunge. Per compiere la discesa procediamo dalla croce verso il sentiero fino alla forcellina. Si continua poi a seguirlo in ripida discesa sul versante orientale (bolli rossi) e, in breve, passando per le Casere del Comune, si torna alla macchina.
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